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Quali sono le nuove tendenze preferite dai business traveller?

Pubblicato da Barbara Pegoraro il 19 luglio 2018 e aggiornato il 16 gennaio 2019

🕓 Tempo di lettura: 9 minuti

business traveller

Il mondo dei viaggi di lavoro cambia rapidamente. Nuove tendenze, tecnologie e servizi contribuiscono a migliorare sempre più gli spostamenti dovuti a motivi professionali, sia per quanto riguarda i mezzi di trasporto che per l’ospitalità alberghiera. L’obiettivo è rendere l’esperienza di viaggio sempre più sicura, confortevole, personalizzata e ottimizzata, nei costi e nei tempi, a vantaggio dei business traveller e delle loro aziende.

Ecco alcune delle principali tendenze che stanno trasformando il settore.


Chi sono i business traveller di oggi?

Chi viaggia per lavoro oggi conosce perfettamente il mondo delle opportunità che una trasferta può aprire, sia dal punto di vista professionale che da quello della crescita personale. Nuove esperienze, l’incontro con culture e personalità diverse dalla propria fanno del viaggio d’affari una costante molto apprezzata soprattutto dalle generazioni più giovani che sanno cogliere le occasioni e le tendenze offerte dal digitale, vero grande motore delle trasformazioni dell’esperienza dei trasfertisti.

Nei paragrafi seguenti analizzeremo i trend che si stanno consolidando e rivoluzioneranno il mondo del business travel.

Collegamenti rapidi alle tendenze:

 

 

Come si evince da diversi studi e ricerche, le abitudini dei viaggiatori d’affari sono cambiate radicalmente negli ultimi anni, anche in virtù di una diversa definizione delle priorità e delle policy aziendali. 

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Alcune tendenze, come il viaggio bleisure, se fino a pochi mesi fa si affacciavano timidamente al mercato, oggi sono più stabili e riguardano viaggiatori di diverse generazioni, in modo trasversale.

Vediamo i trend che si stanno consolidando.

 

L’interesse crescente per i servizi extra

Dalla ricerca realizzata da Phocuswright sui business traveller, si evince come questo segmento tenda ad apprezzare particolarmente i servizi aggiuntivi presso gli hotel. Gli alberghi, infatti, oggi offrono la possibilità di prenotare molto più di una camera, seguendo una strada che le compagnie aeree hanno intrapreso già da qualche tempo: proporre ai clienti un’ampia gamma di prodotti e servizi collaterali al volo che ha incrementato esponenzialmente il loro volume d’affari.

Un esempio? I viaggiatori d'affari sono assidui frequentatori delle lounge negli aeroporti, accessibili a chi dispone di un biglietto di Business Class o First Class, ma non solo! Scopra di più cliccando qui sotto:

 

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Secondo lo studio menzionato, i business traveller sono più propensi di chi viaggia per piacere ad acquistare servizi extra e sono clienti più fidelizzati: oltre la metà, il 59%, aderisce a un programma di fidelizzazione dei vettori aerei o delle catene alberghiere. 

Un servizio extra particolarmente apprezzato, che sia da acquistare a parte oppure già incluso nel prezzo, è il check out posticipato (87% degli intervistati) o il check in anticipato (85% degli intervistati). Altri servizi che i viaggiatori d'affari gradiscono assicurarsi in fase di prenotazione sono il wi-fi ad alta velocità (41%), il parcheggio (41%), la colazione inclusa (37%).

 

I business traveller sono sempre più social

Secondo uno studio realizzato da Skift, il 74% dei millenials, gli utenti social per eccellenza, nel 2017 è entrato nel circuito dei partecipanti alle conferenze. Come saprà, non è raro incontrare persone già conosciute che fanno parte della stessa rete professionale sui voli verso le convention più importanti del settore. I millenials potranno quindi sfruttare la loro familiarità con i social media nella pianificazione dei viaggi di lavoro, ad esempio con il social seating, grazie al quale è possibile prenotare il posto aereo accanto a qualcuno che già si conosce o con cui si desidera fare network. 

Inoltre, anche quando si tratta di viaggi di lavoro, i millenials mantengono l’abitudine di fotografare e condividere le loro esperienze su Instagram. Il 70% dei contenuti su Instagram è legato ai viaggi; secondo il NY Post, per la maggior parte pubblicati proprio dai millenials. Una tendenza destinata a crescere, visto l’ingresso sempre maggiore di questa generazione nel mondo del business travel, che vedrà diffondersi la condivisione di immagini di aeroporti, camere di hotel o appartamenti in affitto sui profili personali dei principali social media.

 

La moltiplicazione dei servizi digitali

Le tecnologie legate al business travel sono in continua evoluzione e offrono un servizio sempre più rapido e automatizzato. Operazioni che in passato prevedevano la presenza fisica delle persone, impegnate in attività spesso ripetitive, ora sono completamente digitalizzate.

business traveller

I viaggiatori d’affari preferiscono scegliere l’hotel, il piano di viaggio ed eventuali extra per momenti di svago direttamente dal loro dispositivo digitale. I mezzi più utilizzati sono chatbot, messaggi sui social media ed email, rispetto alle sempre meno utilizzate comunicazioni telefoniche.

 

Sempre meno app native, sempre più chatbot

Tra le tecnologie più di tendenza utilizzate nel business travel, troviamo i chatbot, in crescita rispetto alle applicazioni native dedicate ai viaggi. Secondo questo trend, i gestori dei servizi legati al settore dovrebbero investire sempre più nella creazione di conversazioni con i clienti e nel customer care istantaneo e automatizzato. Il mobile continuerà a essere il dispositivo più utilizzato per effettuare ricerche e prenotazioni da parte dei viaggiatori, ma soprattutto per dialogare con i chatbot. 

Grazie a schermi sempre più grandi e fruibili, sarà ancora più facile gestire ogni fase legata ai viaggi di lavoro, anche la prenotazione diretta, aumentando i tassi di conversione dai dispositivi mobili. Per l’immediato futuro si aprono intanto nuove prospettive, come le esperienze di realtà virtuale, per rendere ancora più coinvolgente la proposta di destinazioni, sistemazioni e servizi.

 

Non più solo hotel per i pernottamenti

Nuove proposte si affiancano agli alberghi per i pernottamenti business: prima fra tutte quelle di Airbnb. Secondo uno studio effettuato da Morgan Stanley negli Stati Uniti e in Europa, nel 2017 il 25% dei viaggiatori d’affari era propenso a scegliere una sistemazione su Airbnb. Secondo lo stesso portale, il 15% del totale delle sue prenotazioni riguarda viaggi di lavoro e la previsione è che nel giro di pochi anni questa percentuale raddoppi.

Gli hotel che vogliono restare competitivi dovranno impegnarsi nel creare strategie alternative e appetibili per i clienti business se non vogliono perdere importanti quote sul mercato.

 

Maggiore autonomia nella pianificazione per i business traveller

Nell'organizzazione della trasferta, viene data sempre più autonomia ai viaggiatori che, tramite i loro dispositivi digitali, possono accedere più velocemente ai servizi e scegliere personalmente hotel e voli che incontrino al meglio le esigenze. 

D’altra parte, i dipendenti sono sempre più abituati a utilizzare, anche per questioni professionali, le app e i siti preferiti. I vecchi software d’impresa sono ormai superati, vista la loro lentezza, complessità e impossibilità di personalizzazione. Mentre software nati per la gestione del lavoro agile, come Slack, Asana e Dropbox, sono risorse sempre più utili per ogni aspetto del business. Secondo la ricerca di Skift citata in precedenza, il 70% dei millenials prenota il volo tramite app e le preferisce ai software obsoleti anche per altre attività legate al lavoro.

 

La gestione delle spese tramite mobile

La maggior parte di chi viaggia oggi per lavoro gestisce i pagamenti tramite mobile. Secondo lo studio di Market Force Information, il 95% della popolazione tra i 18 e i 24 anni ha scaricato l’app di una banca e utilizza spesso i servizi connessi per pagamenti e trasferimenti di denaro.

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Durante i viaggi di lavoro, sarà poi sempre più frequente fotografare con il proprio dispositivo mobile le ricevute in tempo reale e digitalizzarle istantaneamente, piuttosto che doverle conservare per giorni e registrarle al termine della trasferta.

 

L’affermazione del bleisure nei viaggi di lavoro

Oltre il 60% dei viaggi di lavoro nel corso del 2017 è stato prolungato per poter visitare la località di destinazione a scopo turistico (fonte: Phocuswright Europe). I fattori che aumentano la possibilità che una città o un Paese in cui ci si trova per lavoro diventi una meta per il bleisure sono il buon cibo e i ristoranti, ma anche la presenza di spiagge, natura, monumenti o di un clima gradevole. 

Il bleisure è una tendenza ormai così diffusa da richiedere la creazione di vere e proprie procedure per regolamentarlo all'interno dell’azienda. Il 57% delle imprese, secondo un report realizzato da Forbes, ha realizzato una policy per i collaboratori che vogliono estendere la trasferta lavorativa trasformandola in vacanza.

La crescita del bleisure conferma l’importanza del vivere un’esperienza ed è una leva di marketing che le destinazioni business non devono trascurare, per creare anche proposte culturali o di relax.

 

L’importanza dei dati

Chi viaggia per lavoro utilizza dispositivi digitali in ogni fase della trasferta, dal momento precedente alla partenza, per l’organizzazione dei suoi vari aspetti, alla permanenza nella location di destinazione, fino al rientro in azienda. Ciò implica l’inserimento online di una notevole quantità di dati che hanno a che fare con l’identità e le preferenze degli utenti business. Tali informazioni possono essere raccolte e gestite, nel rispetto della privacy, per offrire un’esperienza di viaggio migliore e personalizzata, suggerendo ad esempio promozioni su misura. L’importante, per le aziende che si occupano di raccogliere ed elaborare i dati, è creare tecnologie in grado di selezionare quelli attendibili, così da creare un profilo utente realistico, utile a realizzare previsioni veritiere e personalizzazioni efficaci.

 

Concludendo, le tendenze legate al business travel sono principalmente legate alle nuove tecnologie, che offrono maggiore efficienza, rapidità, autonomia e personalizzazione, e alla creazione di un’esperienza coinvolgente anche durante le trasferte, intrecciando business e leisure. Viaggiare per lavoro sarà sempre più piacevole e il confine tra benefit professionale e personale sempre più labile. Molti provider del settore stanno investendo proprio in questa direzione, anticipando i desideri dei viaggiatori per fidelizzarli.

È importante che le aziende conoscano queste tendenze, per scegliere i servizi maggiormente evoluti per gli spostamenti dei loro dipendenti, così da rendere le trasferte comode e produttive. Se l’esperienza di viaggio si dimostra piacevole, il collaboratore sarà di certo più riposato una volta a destinazione e si dimostrerà più efficiente nello svolgimento del lavoro fuori sede. Tutto sta nell'aggiornarsi e innovare, ponendo un’attenzione costante sui business traveller come risorsa fondamentale dell’azienda.

 

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Tags: trasferte di lavoro, viaggi d'affari, servizi digitali, bleisure

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