Per poter organizzare al meglio un viaggio di lavoro, il travel manager deve essere sempre aggiornato in merito alle novità del settore, all'andamento dei costi, alle fluttuazioni del mercato e tanto altro, in modo da potere gestire la trasferta garantendo il benessere dei collaboratori e l’ottimizzazione dei costi.
In questo articolo, vogliamo parlare di dati: in particolare, quelli utili al BTM per coordinare il business travel.
I numeri del turismo d’affari utili al travel manager
Il business travel manager è la figura che in azienda si occupa di gestire tutto ciò che riguarda i viaggi d’affari, a partire dalla scelta di voli e hotel da prenotare, fino alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi. Per raggiungere una certa efficienza, è necessario che abbia una conoscenza a 360 gradi di tutto ciò che riguarda il turismo d’affari, in particolare lo storico dei dati e le previsioni per l’anno successivo.
Il travel manager dovrebbe essere aggiornato sui trend emergenti, soprattutto perché potrebbero portare vantaggi all'azienda anche in termini economici - si pensi alla sharing economy, ad esempio. Ecco i numeri e le statistiche sul turismo d’affari che il travel manager dovrebbe conoscere.
1. Quadro macroeconomico a livello mondiale
Il travel manager aziendale ha a che fare con professionisti da tutto il mondo: per questo, non può prescindere dall'avere una conoscenza, almeno a livello generale, dell’andamento dell’economia mondiale. I dati macroeconomici possono influenzare anche le scelte d’acquisto eseguite per conto dell’azienda.
2. Volumi del mercato del turismo d’affari
Con volumi di mercato si intendono gli eventuali aumenti o diminuzioni dei viaggi d’affari a livello nazionale e internazionale, le nazioni di destinazione più gettonate e i settori in cui si registra il maggior numero di prenotazioni.
È giusto che il business travel manager conosca questi dati, essendo la figura di riferimento in azienda del settore trasferte. Il NOVA (Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari), che viene pubblicato ogni anno dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna, è un punto di riferimento importante per il BTM.
Proprio riguardo alla dimensione del mercato, nell'ultima analisi svolta si riporta che:
- il mercato dei viaggi d’affari delle imprese italiane è cresciuto di quasi 900 mila trasferte nel 2018, con un +2,7% rispetto al 2017
- la crescita è più forte sul mercato nazionale, mentre il segmento intercontinentale risulta penalizzato dal rallentamento del commercio mondiale
- sul piano geografico, crescono soprattutto le trasferte verso USA, Giappone e Germania
- sul piano settoriale, l’avanzamento è guidato dalle ottime performance del segmento manifatturiero
3. Durata dei viaggi, mezzi utilizzati e motivazioni
Anche questi dati possono essere utili al travel manager che saprà come valutarli e integrarli nelle procedure organizzative. Ad esempio, durata delle trasferte continua ad aumentare, ma non per questo calano i viaggi in giornata. L’aereo registra una forte crescita anche a livello nazionale ed europeo. In generale, sembra ci sia la tendenza a viaggiare da soli, con lo scopo di incontrare clienti e fornitori o di partecipare a fiere di settore per la promozione del Made in Italy.
4. Dimensione del mercato del turismo d’affari
È importante per il travel manager conoscere quanto siano disposte a spendere per i viaggi di lavoro le aziende ogni anno; si tratta di un indicatore importante della crescita economica e degli affari all'estero. Nel 2018, ad esempio, la spesa nel comparto business travel ha superato i 20 miliardi di euro, con una crescita del 2,8% rispetto all'anno precedente. Il mercato nazionale è sempre quello in maggiore sviluppo, in linea con i dati precedenti. Sembra che, in generale, in Italia si cerchi di ottimizzare i costi il più possibile, infatti il prezzo medio della trasferta continua a scendere.
Essendo il travel manager la figura di riferimento per il turismo d’affari in azienda, è importante che sia a conoscenza dei principali dati riguardanti questo mercato, soprattutto in ottica di ottimizzazione dei costi della trasferta. Proprio a questo proposito, i programmi fedeltà delle compagnie aeree, come PartnerPlusBenefit del Gruppo Lufthansa, possono rappresentare un grande vantaggio per l’impresa. Dopo aver effettuato l’iscrizione, sempre gratuita, a ogni viaggio si iniziano ad accumulare punti che possono essere utilizzati per ottenere cashback, upgrade della classe di viaggio, per accedere alle lounge aeroportuali e a tanti altri vantaggi, senza costi aggiuntivi. Scopra di più cliccando qui!