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I viaggiatori d'affari europei e il tema della sicurezza

Pubblicato da Barbara Pegoraro il 14 febbraio 2018 e aggiornato il 16 gennaio 2019

🕓 Tempo di lettura: 4 minuti

viaggiatori d'affariLe trasferte aziendali, al giorno d’oggi, sono parte integrante delle attività lavorative di molti dipendenti, che a prescindere dal dipartimento di appartenenza, si trovano a intraprendere, nei mesi, brevi o lunghi viaggi aziendali per partecipare ad eventi internazionali, incontri fuorisede o riunioni presso l’headquarter.

Tra i diversi temi che interessano e influenzano i viaggiatori d’affari durante le proprie trasferte, ne esiste uno che, attualmente, è particolarmente caldo: la sicurezza. Ma quanto è realmente sentita questa questione all’interno delle aziende? I dipendenti se ne preoccupano o, al contrario, affrontano gli impegni quotidiani senza rifletterci troppo? Approfondiamo il tema nell’articolo di oggi.


Quanto impatta il tema sicurezza sulla serenità dei viaggiatori d’affari?

Viaggiare per lavoro è, senza dubbio, un’occasione unica e stimolante che permette di ampliare il proprio ventaglio di relazioni internazionali, di trasmettere il know-how aziendale a realtà differenti, di assorbire competenze e modalità di lavoro da partner stranieri. I vantaggi e i benefici di cui godono i trasfertisti non sono pochi, a maggior ragione se si prendono in considerazione gli strumenti nelle mani delle aziende per rendere i viaggi d’affari dei dipendenti sempre più piacevoli, confortevoli e sicuri.

Talvolta esistono situazioni non programmabili e totalmente fuori dal controllo di chiunque, la cui azione mina all’incolumità delle persone, in viaggio e non. Avvenimenti di questo tipo possono scatenare le più svariate reazioni, alcune più impulsive ed altre più oggettive e razionali.

Ci siamo serviti di una ricerca condotta da Carlson Wagonlit Travel, dal titolo “European Travelers Least Worried about Safety and Security”, per comprendere a fondo quali sono le preoccupazioni del viaggiatore contemporaneo, alla luce delle numerose minacce alla sicurezza pubblica che il mondo intero si è visto indirizzate, in modo particolare in questi ultimi anni, e come reagiscono coloro che per motivi lavorativi non possono e non vogliono fare a meno di viaggiare.

Lo studio pubblicato a novembre 2017 ha riportato dati raccolti nell’arco di due mesi (tra marzo e aprile) da più di 1900 interviste a viaggiatori d’affari di età compresa tra i 25 e i 65 anni che si sono prestati per raccontare le proprie reazioni a caldo quando avvenimenti di questo tipo accadono. Ciò che si evince è davvero molto interessante.

Il 37% degli Europei dichiara che l’allarme sicurezza nel mondo lo preoccupa, soprattutto durante un viaggio d’affari, ma sono i viaggiatori americani e asiatici a risentire maggiormente di queste situazioni. Il 47% dei dipendenti americani e il 56% degli asiatici, infatti, afferma di essere turbato dal pensiero che avvenimenti di questo tipo accadano quasi il 50% delle volte che affronta un viaggio di lavoro.

 

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Ulteriori e interessanti sfumature della ricerca rivelano come il tema sicurezza sia spesso associato ad altri inconvenienti che solitamente preoccupano i viaggiatori europei e che le stiamo per elencare.

Dimenticare un dettaglio fondamentale che può compromettere la trasferta lavorativa è il primo dei timori che affligge il viaggiatore europeo (40%); al secondo posto troviamo il pensiero di perdere qualcosa di importante prima o durante lo spostamento (38%). Inoltre i dipendenti temono di subire un furto (37%) o di trovare a destinazione pessime condizioni atmosferiche che possano pregiudicare l’arrivo a un incontro importante (37%).

Ne deduciamo che i business traveller di oggi si dimostrano positivi: affermano, infatti, che grazie alle nuove tecnologie a disposizione, è più facile evitare un problema. Allo stesso tempo, sono molti gli strumenti sotto il proprio personale controllo che permettono di essere informati in tempo reale e, di conseguenza, giocare d’anticipo per rispondere a un problema. È questa la condizione indispensabile per fare sentire i dipendenti sicuri in trasferta.viaggiatori d'affari e sicurezza

Nello specifico, più del 67% degli intervistati sostiene che, nonostante i frequenti allarmi internazionali, viaggiare oggi sia più sicuro di quanto poteva esserlo in passato, così come sono numerosi e diversi i mezzi per mitigare o addirittura contrastare il pericolo. 7 dipendenti su 10 utilizzano uno o più sistemi di sicurezza forniti dall’azienda come l’employer’s security protocol, tra cui il traveller tracking. Allo stesso modo, più di due terzi dei viaggiatori d'affari intervistati afferma che è l’azienda a occuparsi della stipula di un’assicurazione di viaggio prima di una qualunque trasferta lavorativa.

 

Ciò che emerge dallo studio è che, sebbene certi timori siano difficili da scardinare, i viaggi d’affari sul territorio nazionale e internazionale crescono, a comprova del fatto che neanche le più grandi paure sono in grado di mutare o influenzare le abitudini delle persone. Poter viaggiare è un privilegio e ciò è ulteriormente confermato dalle parole dei business traveller intervistati; nonostante riconoscano che sono molte le attenzioni da prestare, soprattutto in trasferta, allo stesso tempo trovano che i vantaggi derivanti da un viaggio d’affari abbiano un valore inestimabile.

 


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Tags: trasferte di lavoro, viaggi d'affari, viaggiare sicuri

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