Una delle leve fondamentali del successo professionale è il viaggio d’affari. Da ciò che emerge da molte ricerche, la trasferta aziendale ha infatti un impatto positivo non solo sull'azienda ma anche e soprattutto sull'opportunità che offre ai collaboratori di espandere i propri orizzonti e mettersi in gioco fuori dai confini abituali.
Nell’articolo di oggi parleremo delle possibilità di crescita connesse a questo aspetto che attualmente condiziona piacevolmente la vita lavorativa di molti dipendenti.
La trasferta aziendale come motore del successo professionale
Sempre più professionisti che viaggiano per affari affermano che vivere in prima persona quest’esperienza offra un valore aggiunto al proprio lavoro e rivelano come le trasferte aziendali siano essenziali per la crescita ed il successo professionale, a prescindere dal dipartimento o dal livello di appartenenza.
Secondo un recente sondaggio pubblicato da Booking, alla domanda “Cosa spera di ottenere da un viaggio d’affari?” il 46% dei partecipanti ha menzionato i benefici relativi alla crescita professionale. Inoltre, tra il 41% e il 45% dei viaggiatori, a seconda della professione svolta, afferma di essere alla ricerca dell’aspirazione che guidi il proprio lavoro all'estero. Allo stesso modo, tra il 36% e il 39% degli intervistati considera l’avvicinamento a una cultura diversa un’arma vincente per il business e una caratteristica irrinunciabile per lo sviluppo aziendale.
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Tra le tendenze emerse, una in particolare si riconferma importante per la metà dei lavoratori intervistati: la possibilità di ritagliarsi del tempo libero durante una trasferta di lavoro. La tendenza del bleisure sta prendendo piede, soprattutto tra i più giovani, consci del fatto che viaggiare è un’opportunità unica che merita di essere vissuta appieno, impegni permettendo.
I benefici? Dedicare qualche ora o, nel migliore dei casi qualche giorno, per sé contribuisce al benessere personale, che, come dimostrato da numerose ricerche, ha un impatto positivo sul rendimento lavorativo e sulla motivazione personale dei singoli dipendenti.
Analogamente, uno dei vantaggi descritti dai trasfertisti abituali è la possibilità di incontrare personalmente partner d’affari, clienti e colleghi di altre sedi. Difatti, per quanto la tecnologia moderna e la comunicazione in tempo reale siano sempre in evoluzione, nonché un supporto per la gestione degli affari aziendali, poter organizzare un incontro di persona con colleghi e clienti è considerato, dalla maggior parte dei dipendenti, essenziale ai fini imprenditoriali. Tra le motivazioni vengono citate la possibilità di avere più tempo a disposizione, l’opportunità di acquisire competenze professionali e imprenditoriali più velocemente e il vantaggio di instaurare relazioni con colleghi con cui non si è soliti lavorare quotidianamente a stretto contatto.
Un altro aspetto cruciale menzionato dagli intervistati riguarda la scelta del pernottamento. Secondo i dati raccolti, scegliere la giusta sistemazione in fase di prenotazione gioca un ruolo fondamentale nell'ottimizzazione di un viaggio d’affari, confermando la necessità di avere accesso a determinati benefit, considerati non più una semplice opzione: Wi-Fi in hotel senza costi aggiuntivi, colazione inclusa e posizione strategica sono solo alcuni di questi. Un dato specifico della ricerca esamina una tendenza molto curiosa proprio sulle prenotazioni.
A quanto rivelato, in molti casi la professione svolta incide anche sulla scelta della sistemazione alberghiera per la trasferta. Un esempio? Il 23% degli architetti e dei designer intervistati si dice più propenso a prenotare il proprio soggiorno presso boutique hotel, veri e propri capolavori di design che forniscono alloggi e servizi personalizzati.
Qualsiasi sia la posizione ricoperta, dai dati emersi è evidente come i viaggi d’affari vengano considerati, almeno dalla metà degli intervistati, come un’ottima opportunità di crescita personale e professionale, per trovare la propria ispirazione, apprendere aspetti imprenditoriali sconosciuti e affrontare esperienze nuove e travolgenti. A ciò si aggiunge l’incredibile occasione di vivere culture e destinazioni diverse in un mondo sempre più connesso e con maggior sete di conoscenza. Servono altre motivazioni per cogliere questa opportunità?
