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L'uso dei contanti nei viaggi di lavoro è in continua diminuzione

Pubblicato da Barbara Pegoraro il 20 marzo 2018 e aggiornato il 28 febbraio 2020

🕓 Tempo di lettura: 4 minuti

viaggi di lavoroI pagamenti alternativi ai contanti, soprattutto a livello internazionale, stanno prendendo sempre più piede arrivando in alcuni mercati a sostituire quasi del tutto la più tradizionale forma di pagamento. Se è vero che le tendenze, soprattutto quando provengono dagli USA o dalla Gran Bretagna, sono destinate a consolidarsi anche in Italia, ecco che i viaggiatori d’affari cominciano a essere a loro agio con i pagamenti mobile, contactless e virtuali.

In questo articolo prenderemo in esame alcune statistiche sugli strumenti di pagamento usati nei viaggi di lavoro e vedremo quali sono i passaggi necessari alle aziende per rispondere a queste esigenze in fatto di innovazione.


I pagamenti digitali nei viaggi di lavoro

Come in tutti i settori, anche nel mondo dei viaggi d’affari sono le persone a guidare il cambiamento, con le loro abitudini e le loro richieste di servizi digitali che rendano la trasferta il più possibile snella dal punto di vista burocratico.

Ciò non significa che debbano essere le aziende a prendere in carico la gestione delle procedure, anzi, i nuovi sistemi di pagamento virtuali consentono un disbrigo molto più rapido, efficiente e controllato delle spese di viaggio.

Un’altra leva alla diffusione dei pagamenti digitali è certamente la conferma della tendenza bleisure: quando un collaboratore sceglie di prolungare di qualche giorno la sua trasferta per trascorrere in quella destinazione qualche giorno libero, è indispensabile che le sue spese di lavoro siano ben distinte da quelle personali, a maggior ragione se viene raggiunto dalla famiglia o da amici.

costo dei viaggi

Con l’uso prevalente del contante, risulta complesso per l’ufficio preposto controllare quali siano le spese effettivamente da rimborsare e quali invece corrispondano ai giorni di leisure. In ottica di ottimizzazione delle spese, dunque, l’impatto delle tecnologie digitali si rivela strategico.

Secondo quanto emerge dal recente sondaggio di Global Business Travel Association Foundation effettuato intervistando 137 travel manager statunitensi il 94% delle grandi aziende (e l’84% delle piccole-medie imprese) prevede l’uso delle carte di credito corporate; tuttavia una percentuale piuttosto alta (il 55%) delle aziende consente ancora l’uso di contanti e di carte personali, quindi l’anticipo delle spese da parte dei collaboratori nel corso dei viaggi di lavoro.

Anche Barclaycard ha realizzato una ricerca, coinvolgendo 250 decision-maker e indagando sulle abitudini dei viaggiatori d’affari e la diffusione di strumenti digitali nel mondo delle trasferte.  

Ecco una sintesi di quanto è stato evidenziato dallo studio:

  • Il 29% dei travel manager dichiara che le richieste di sistemi di pagamento tramite mobile wallet sono aumentate nell'ultimo anno
  • Il 26% ha visto un incremento nel numero di viaggiatori che chiedono di potere prenotare i propri spostamenti tramite app per smartphone
  • Il 37% degli uffici viaggi aziendali hanno visto aumentare l’uso delle carte virtuali negli ultimi 5 anni
  • Il 49% degli intervistati ha evidenziato un incremento dell’uso di pagamenti digitali o mobile wallets e secondo il 66% è destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi 5 anni
  • È sempre il 49% tuttavia a notare un aumento nell’uso di carte di credito corporate nella loro versione fisica
  • Per il 58% dei partecipanti al sondaggio i pagamenti virtuali si diffonderanno, grazie alla possibilità di inserire i dati della carta una sola volta in un’applicazione dedicata tramite la quale eseguire acquisti autorizzati
  • Il 30% sostiene come l’adozione dei sistemi di pagamento digitali da parte delle aziende sia legata a doppio filo alla disponibilità ad accettarli da parte dei diversi fornitori
  • La percentuale di travel manager che dichiara di avere inserito nella policy aziendale la possibilità di estendere i viaggi di lavoro in modalità bleisure arriva addirittura al 94%
  • Forse per questo motivo il 43% di loro si dice più preoccupato rispetto allo scorso anno riguardo al livello di controllo sulle spese extra

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Ciò che si evince dalla ricerca è che la linea di confine tra i viaggi di lavoro e tempo libero si assottiglia sempre più e che ormai i business traveller non si aspettano solamente la possibilità di estendere di un paio di giorni la propria permanenza a destinazione, ma di potere includere sempre momenti di relax.relax nei viaggi di lavoro

L’attenzione delle aziende, per attrarre e trattenere talenti, in particolar modo se giovani, va indirizzata quindi verso l’offerta di comfort che rendano il viaggio il più possibile piacevole. Non solo, poiché questo segmento di viaggiatori è abituata all'uso di strumenti e tecnologie per la propria vita privata, è piuttosto normale che si aspetti la stessa gestione semplificata anche nell'organizzazione delle trasferte.

Si rende necessaria, dunque, oltre all'attivazione di nuovi applicativi, anche e soprattutto la loro inclusione e regolamentazione attraverso le policy aziendali.

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Tags: trasferte di lavoro, viaggi d'affari, gestione spese di viaggio

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