Il mercato del viaggio d’affari cresce, supportato da un’espansione dell’economia mondiale e da maggiori opportunità commerciali, ma non solo.
Nell'articolo di oggi approfondiamo le principali ragioni dell’investimento nel business travel, esaminando i dati recentemente pubblicati dal Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari.
Viaggio d’affari: crescita e prospettive future
Il Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari, lo studio redatto dal Professor Andrea Guizzardi, in collaborazione con l’Università di Bologna, offre spunti e considerazioni molto interessanti in termini di investimento e motivazione del viaggio d’affari.
Grazie ai dati presentati, relativi all'andamento del mercato delle trasferte aziendali nel 2018, è possibile indagare le ragioni che spingono sempre più imprese a investire in questo settore.
La prima osservazione riguarda il quadro macroeconomico che vede una fase espansiva dell’economia mondiale, una crescita del PIL dell’1% e maggiori opportunità import/export favorite dalla stabilità statunitense e dalla cautela apertura di alcuni tra i più strategici mercati emergenti.
Secondo il report presentato dal Dipartimento di Scienze Statistiche, che si occupa di analizzare costi, fatturato e soddisfazione delle organizzazioni che supportano i progetti fuori sede, il 2018 è stato un anno particolarmente favorevole. Aumentano, in particolar modo, i viaggi individuali che, nel caso delle imprese italiane, rappresentano il 60% delle trasferte intraprese; le motivazioni sono legate alla necessità di incontrare partner, clienti e fornitori, confermando così la crescita dei settori produttivi, guidati dal terziario che conta quasi 14 milioni di trasferte.
Un elemento significativo riguarda i meeting fuori sede che, sebbene registrino una diminuzione per quanto riguarda conferenze e incontri extra-aziendali, incrementano del 2,1% sul fronte inter-aziendale, grazie all'aumento di corsi di aggiornamento e progetti internazionali organizzati dal Headquarters.
Un risultato interessante, che giustifica l’investimento delle imprese nei viaggi d’affari, è la ripresa del settore fieristico; tra il 2009 e il 2016, infatti, la tendenza a partecipare a eventi di settore è stata particolarmente discontinua. Il 2018, al contrario, registra un incremento dell’1,6% a supporto di una strategia internazionale mirata alla visibilità e alla nascita di nuove relazioni commerciali.
Ma quali sono i settori che trainano questo trend? Oltre al terziario, già menzionato, il segmento industriale, favorito dall’internazionalizzazione delle imprese e dall'apertura dei mercati asiatici, si rivela il più competitivo (+6,7%). I viaggi d’affari sostengono le principali attività del settore all'estero, tra cui il coordinamento della produzione, il trasferimento di personale per la supervisione tecnica dei progetti e la finalizzazione di accordi di partnership.
I risultati presentati dal Nuovo Osservatorio sui Viaggi d’Affari descrivono una condizione delle imprese particolarmente positiva e fiduciosa rispetto alle opportunità future. L’investimento delle aziende segue un andamento del mercato mondiale fortemente in crescita, guidato dalla necessità di creare solide collaborazioni.
E chiaro, quindi, come l’introduzione di misure e strumenti a sostegno della valutazione del budget dedicato alle trasferte fuori sede sia essenziale per garantire una gestione ottimale dei costi, dei servizi dedicati ai collaboratori e delle travel policy aziendali.
Il ruolo del corporate travel manager è sempre più strategico per le realtà che intendono investire nel business travel e introdurre soluzioni efficienti per l’intero organico. Collabora strettamente con la dirigenza, la segreteria amministrativa e l’agenzia viaggi convenzionata per rivedere e aggiornare le normative che regolano le trasferte fuori sede.
Grazie ad un’attenta analisi degli strumenti a disposizione delle risorse, dell’allocazione del budget e delle spese extra sostenute, è possibile redigere e modificare le disposizioni previste, con un focus particolare su:
- Budget previsto per singolo collaboratore
- Categoria di trasporti ammessa
- Modalità di compilazione e presentazione della nota spese
- Utilizzo della carta di credito aziendale
- Spese giornaliere per pernottamento
- Spese giornaliere per i pasti
Una gestione accurata delle voci sopra elencate supporta la concentrazione dei collaboratori in viaggio e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ecco perché, oltre ad una revisione aggiornata e regolare delle travel policy, è utile prevedere benefit e servizi dedicati per assicurare alle risorse la comodità e serenità che necessitano per affrontare gli impegni nel Paese di destinazione, nonché gestire efficientemente eventuali imprevisti. Investire nell'attivazione di queste misure è cruciale per il raggiungimento di risultati importanti. Allo stesso modo, è opportuno valutare diversi accorgimenti anche in volo, ad esempio prevedendo la possibilità di scegliere quali pasti consumare o sfruttando le ore di attesa per riposare o preparare una riunione prevista all'interno delle lounge aeroportuali.
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