I consumatori cinesi acquistano diverse tipologie di prodotti di importazione, per questo esportare in Cina può essere molto vantaggioso per le aziende italiane. Per decidere cosa vendere in Cina, però, bisogna partire da un’analisi dettagliata del mercato e delle abitudini degli acquirenti, in modo da avere un’idea chiara di aspettative e obiettivi aziendali.
In questo articolo, vedremo quali sono i beni di consumo più apprezzati in Cina sui quali conviene puntare per incrementare l’export.
Come decidere cosa vendere in Cina? Le cose da sapere
Quando un’azienda decide di espandersi all'estero, uno dei primi mercati a cui si guarda è quello orientale, con protagonista assoluta la Cina. Non bisogna però dimenticare che il mercato asiatico è profondamente diverso da quello europeo e anche le preferenze dei consumatori sono da valutare sulla base di studi e statistiche.
La strategia deve essere chiara: una volta eseguite analisi di mercato adeguate e approfondite, va identificato il target di riferimento e l’area geografica su cui conviene concentrarsi, per poi studiare la concorrenza. Solo in questo modo, infatti, si potranno ridurre i margini di errore. Partecipare a fiere ed eventi di settore può essere molto utile per farsi conoscere e per avere un primo contatto con gli imprenditori cinesi.
Un altro punto importante da considerare sono le normative, le leggi locali e i documenti necessari: sottovalutare questi aspetti potrebbe essere molto rischioso per il successo delle trattative. Inoltre, è bene informarsi riguardo alla cultura e agli usi locali, per evitare di trovarsi impreparati e di fare brutte figure, soprattutto in vista di un incontro di persona.
Questa breve premessa era doverosa per sottolineare il fatto che esportare in Cina non significa solo decidere cosa vendere: anche se grazie al progetto legato alla nuova Via della Seta c’è la possibilità che i contatti con l’Oriente diventino molto più semplici, ci sono molti fattori da valutare con attenzione.
Vediamo ora quali sono i prodotti italiani più richiesti dal mercato asiatico.
I settori di punta per esportare in Oriente
Ci sono alcune categorie di prodotti che sembrano attrarre più di altre i consumatori cinesi e che quindi sono più interessanti da valutare nel momento in cui si decide di vendere in Cina.
Eccoli di seguito:
- Il settore dell'automotive sembra essere il maggiore traino di tutto l’export italiano in Cina. Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi sono i beni che generano il fatturato maggiore.
- La robotica è al secondo posto, in particolare applicata all'automotive e all'elettronica. L’Italia è il terzo esportatore mondiale di macchinari automatizzati, una grande occasione per le aziende che operano in questo settore. La Cina, infatti, rappresenta il 30% della domanda di robot industriali ed è quindi il principale acquirente di questo genere di tecnologie.
- Il settore agroalimentare non può mancare: è soprattutto il vino ad attrarre la maggior parte dei consumatori cinesi e questa tendenza è in continua crescita. Non solo, l’export di prodotti freschi del comparto agricoltura e dell’alimentare ha registrato un forte rialzo nel corso degli ultimi anni. Anche se la distanza da Paesi come Stati Uniti, Germania e Regno Unito è piuttosto marcata a causa della lenta promozione dei nostri prodotti in Asia, le prospettive di crescita continuano a essere molto forti.
- Ovviamente la moda e il lusso Made in Italy sono molto apprezzati nel mercato asiatico, ma pare che ultimamente stiano crescendo in misura minore rispetto ai settori citati in precedenza.
Questo non significa che, se non si lavora in questi settori, l’idea di esportare in Oriente sia da abbandonare: potrebbe semplicemente essere più complicato, all'inizio, entrare nel mercato e avere risultati davvero soddisfacenti.
Pur essendo un mercato in continua crescita, bisogna considerare che la Cina è un territorio molto vasto, formato da Stati e regioni con caratteristiche, culture, leggi e normative differenti. Nel momento in cui si decide cosa vendere in Cina, quindi, bisogna anche considerare questi aspetti tutt'altro che secondari. Come dicevamo all'inizio, partecipare a eventi e fiere può essere un primo approccio molto utile per incontrare possibili clienti. Nonostante le possibilità di comunicare a distanza offerte dalle nuove tecnologie, l’incontro faccia a faccia è sempre più efficace per creare una relazione con un potenziale cliente e per fare una buona prima impressione.
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