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L'obiettivo del prossimo business trip? Scoprire la cucina locale

Pubblicato da Barbara Pegoraro il 19 febbraio 2019 e aggiornato il 28 febbraio 2020

🕓 Tempo di lettura: 4 minuti

business trip

Nelle pagine di questo blog abbiamo più volte ribadito l’importanza di un’alimentazione attenta e bilanciata nel corso dei viaggi d’affari. È fondamentale non variare troppo le proprie abitudini e, soprattutto, non saltare i pasti per mantenere un apporto nutrizionale corretto ed essere sempre in forma.

Nell'articolo di oggi, ci soffermeremo in particolare sulla scelta dei locali in cui consumare i pasti, da soli o in compagnia di colleghi e clienti, analizzando le tendenze e le preferenze dei trasfertisti nel corso del loro business trip. 


Business trip & cibo: quale legame?

L’esperienza culinaria delle persone nel corso del business trip può variare moltissimo a seconda della tipologia di trasferta e della sua destinazione.

È quanto emerge da una recente ricerca promossa dalla Global Business Travel Association (GBTA), in collaborazione con Dinova, il cui oggetto è proprio l’analisi dei trend relativi ai locali scelti dai viaggiatori d’affari per i propri pranzi o cene.

Il dato generale indica come nel 64% dei casi i business traveller optino per ristoranti casual di livello superiore, nel 52% per ristoranti fast casual, nel 34% per fast food e nel 29% per locali più raffinati.

In merito alla compagnia, i viaggiatori in trasferta intervistati da GBTA e Dinova scelgono di uscire a pranzo con i clienti (nel 30% dei casi) e i colleghi (nel 23%). Queste percentuali salgono rispettivamente al 40% e al 26% quando si parla di cene di lavoro.

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Si tratta dunque di attività gradite e consolidate che dovrebbero essere incluse sia nella pianificazione del viaggio da parte dell’ufficio addetto alle prenotazioni o dell’assistente di direzione, sia nelle policy aziendali che regolano le spese.


Oltre alle abitudini, la ricerca realizzata da GBTA e Dinova ha evidenziato il desiderio delle persone di assaggiare la cucina locale nel corso del business trip. Come fare? Come distinguere i ristoranti più turistici da quelli effettivamente caratteristici, senza cadere in tranelli ed eccedere nei costi di trasferta?

Ecco alcuni consigli:

  • Se si tratta di un pranzo o di una cena per incontrare un cliente, è bene chiedere un suggerimento a lui. Oltre a essere certi di fare bella figura, saprà che siete capaci di ascoltare e disponibili ad andargli incontro.
  • Se il pranzo è con i colleghi, vale lo stesso discorso: chi meglio di un locale saprà consigliare il miglior ristorante tipico?
  • Nel caso in cui il viaggio sia in occasione di una fiera e non ci siano amici o clienti a cui chiedere, il personale dell’albergo potrà essere d’aiuto.
  • Se il business trip richiede spostamenti in taxi, è preferibile chiedere all'autista non tanto dove porta solitamente gli altri viaggiatori, ma quali ristorante scegli per i pranzi o le cene di famiglia.
  • Anche una semplicissima ricerca su internet può servire, soprattutto se si desidera avere già tutto prenotato in fase di organizzazione della trasferta.

Uno degli argomenti più discussi negli eventi legati al mondo del business travel è sicuramente l’attenzione al rispetto del budget, con l’obiettivo di ottimizzare il più possibile i costi.

Le spese legate al cibo non sono da meno, per questa ragione è fondamentale che le policy siano complete e dettagliate anche da questo punto di vista.

Sicuramente, le partnership e le convenzioni aziendali sono ancora uno strumento validissimo per il contenimento dei costi di trasferta, soprattutto per quanto concerne:

  • prenotazioni alberghiere
  • voli aerei
  • autonoleggi

Per le spese legate all'alimentazione, visto il numero di potenziali fornitori e la varietà delle destinazioni, la fase di negoziazione potrebbe rivelarsi un’impresa titanica.

Nei soli Stati Uniti, infatti, più di 77 miliardi di dollari sono spesi in media ogni anno per pranzi o cene di lavoro, secondo un’altra ricerca del 2017 di Global Business Travel Association in collaborazione in questo caso con American Express.

Sebbene il modo più semplice per ridurre i costi preveda l’inclusione nel travel management della convenzione con alcuni locali, soprattutto nel caso di trasferte ricorrenti presso una particolare destinazione, per non correre il rischio di limitare il raggio d’azione dei viaggiatori è consigliabile l’utilizzo di applicazioni per i pagamenti mobile, magari collegate alle carte virtuali dell’azienda e includere il monitoraggio nel gestionale per le note spese.

Molto più semplice, invece, è la possibilità di iscriversi a un programma gratuito di incentivazione per aziende come quello proposto da Lufthansa Group: clicchi qui sotto e scopra tutti i vantaggi!

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Tags: viaggi d'affari, gestione spese di viaggio, organizzazione viaggio d'affari

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